mercoledì 30 settembre 2009

Segnali...






Eu e João Victor (Café <3)
Segnali che, come stelle cadenti segnano il blu intenso di una notte limpida, mi dicono che la mia vita sta cambiando assieme a quella di molti altri... combiano le sensazioni, cambia il modo di pensare, cambiano gli atteggiamenti e cambio io...
Qui, in questo Brasaile cosí grande, io sono capitata in una piccola cittadina di persone piene di pregiudizi, ancora attaccatissime alle apparenze, alle tradizioni e ad una religione e un Dio che spesso e volentieri si uniscono ad antiche superstizioni e radicato spiritismo...
Abito in una cittá piccola, piuttosto arretrata, e povera che vive ancora di agricoltura e di allevamento, dove molti giovani della mia etá lavorano giá da diversi anni, lasciando in disparte lo studio e l´istruzione.
Gloria de Dourados é una cittadina piccola che ha un grande cuore, i cui abitanti hanno ancora tanti sogni e speranze che spesso e volentieri non vedrano avverarsi per mancanza di mezzi...ma questa curiositá che ogni persona ha per noi (piccoli marziani alla conquista della terra), nonostante certe volte mi renda seriamente nervosa, mi fa anche notare quanto questa gente avesse bisogno di cambiamento; riesco a vedere negli occhi di coloro che sto conoscendo giorno dopo giorno un poco di piú, quello stesso spasmo di mudanza che si alterna a stati di quiete nella mia mente, quello stesso movimento che alimentandosi nel mio corpo mi ha spinto a fare questa esperienza.
E il mutamento che tuttora riesco a percepire solo in certi precisi istanti é quando ogni cosa si ferma e solo un pensiero, una immagine o una parola ondeggia nella mia testa e si trasforma per qualche istante solo, nella fotografia di quello che sto vivendo, di tutto quello che sto vincendo e di quello che mi sto lasciando alle spalle.
Credo che questa sensazione magnificamente liberatoria continuerá ad apparire e svanire dalla mia testa in quei pochi istanti che mi danno appena il tempo di assaggiare ma non di gustare a fondo...e questa mancanza, questa FALTA, non potrá trasformarsi, questa percezione cosí momentanea continuerá ad essere tale, per potermi lasciare in bocca la medesima sensazione di insoddisfazione che mi spinge di nuovo a cercarla.
Ed é restando sdraiata davanti alla mia casa, sul pavimento frasco in una giornata particolarmente calda, circondata da donne della mia famiglia che si consolano, si raccontano, si aiutano; guardando mia sorella che appena sveglia arriva saltando sul mio letto e dandomi il suo particolare buongiorno, abbracciando mio fratello, stringendo forte Jacopo; parlando con Irina e ballando con lei sulle note di quella nostra canzone cosí sognante che per noi é il simbolo del nostro Brasile, o lasciando ondeggiare la mano fuori dal finestrino, che percepisco la mia vita, percepisco il sangue fluire nelle mie vene, percepisco il giorno e la notte, la lontananza e la mancanza, ma anche l´essere qui, senza un preciso perché, solo essere qui é vivere...




http://www.youtube.com/watch?v=HqNdM7pIaXY (per lasciarvi percepire un po´del mio mondo)





Io e Jacopo con faccine Pato,Io,Juliano,Ja-oo,Vinicius,Diane,Irina,Rosana,Jacopo,Jayne


Dede,jacopo,Clebi,Sônia,Diane,Irina,Ja-oo,Io,Jayne

martedì 1 settembre 2009

foto...


Certe volte le parole non riescono ad esprimere quello che si prova, per quanto si possa tentare e ritentare...per quando si possa stare di fronte alle proprie sensazioni cercando di rinchiuderle dentro frasi sentite, sincere e profonde, non é proprio possibile costringere certi sentori e sospiri della nostra mente e del nostro corpo in scarne e rapide parole digitate su una tastiera...

Certe volte é piú significativo solo guardarsi intorno e tentare di fermare, con le luci giuste e i dettagli adeguati, una immagine o tutto quello che suscita in te quel tumulto...altrimenti fotografare... non é come vivere, ma puó essere d´aiuto a chi é lontano e cerca di capire...
Silvia